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Ristrutturazione Schemi E-R

La ristrutturazione si suddivide in una serie di passi da fare in sequenza :

  • Analisi delle ridondanze: si decide se eliminare o no ridondanze dello schema
  • Eliminazione delle generalizzazioni: tutte le generalizzazioni dello schema vanno sostituite da altri costrutti
  • Partizionamento/accorpamento entità e associazioni : si decide se partizionare o accorpare conceti dello schema
  • Scelta degli identificatori primari: scelta delle chiavi e delle superchiavi

1) ANALISI DELLE RIDONDANZE


Si analizzano le varie ridondanze e si guarda in base al costo delle varie operazioni se è conveniente o meno mantenerle.

2) ELIMINAZIONE DELLE GENERALIZZAZIONI


Si effettua perchè le basi di dati non permettono la rappresentazione di generalizzazioni. Esistono tre tipi di eliminazione:
  • Accormapento delle figlie nel padre: conveniente quando le operazioni non fanno molta distinzione tra occorrenze e attributi
  • Accorpamento del padre nelle figlie : possibile solo se la generalizzazione è totale ( altrimenti alcune occorrenze del padre non verrebbero rappresentate ). Conveniente quando le operazioni si riferiscono solo a una specifica figlia.
  • Sostituzione delle generalizzazioni con associazioni : conveniente quando la generalizzazione non è totale e ci sono operazioni solo su una delle figlie o sul padre. Le figlie vengono identificate esternamente dal padre.
E' possibile anche effettuare ristrutturazioni che sonocombinazioni delle tre alternative sopra viste.

3) PARTIZIONAMENTO/ACCORPAMENTO DEI CONCETTI


Entità e associazioni di uno schema E-R possono essere partizionati o accorpati per garantire efficienza nelle operazioni.
  • Partizionamento di entità : 1) decomposizione verticale si suddivide il concetto operando su i suoi attributo 2) decomposizione orizzontale si opera eulle occorrenze
  • Eliminazione attributi multivalore: necessaria perchè il modello relazionale non permette di rappresentare in maniera diretta questo tipo di attributo
  • Accorpamento di entità : in genere su associazioni uno a uno, effetto collaterale possibile presenza di valori nulli.

4)SCELTA DEGLI IDENTIFICATORI PRINCIPALI


La scelta degli identificatori principali è essenziale.I criteri di scelta sono:
  • Gli attributi con valori nulli non possono costituire identificatori principali
  • Un identificatore principale composto da uno o pochi attributi è da preferire
  • Un identificatore interno è da preferire ad uno esterno
  • E' da preferire un identificatore utilizzato da molte operazioni per accedere alle occorrenze di una entità
Se non ci sono identificatori adatti si usa un nuovo attributo che conterrà valori speciali, questo attributo è detto codice
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