Sei qui: Home Page -> Pensieri ->2008 -> Agosto 2008 -> Pianosa

Pianosa

Pianosa è la quinta, per estensione, delle sette isole dell'Arcipelago Toscano. E' situata a 13 km a Sud-Ovest (SW) dell'isola d'Elba. Ha una superficie di 10,3 Km quadrati ed un perimetro costiero di circa 18 km. Oggi è pressochè disabitata. Solo poche anime vivono sull'isola stabilmente. (Alcuni carabinieri, la famiglia di una guardia dell'ex carcere e due o tre reclusi in regime di semilibertà).

Cartina di Pianosa


Deve il suo nome ("Planasia" per gli antichi) al fatto di essere quasi tutta piana con leggere ondulazioni, la sua maggiore elevazione dal mare infatti è di soli 29 metri e quella media è di 15-20 m. E' interamente compresa nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Attorno all'isola, nel raggio di 1 miglio sono vietati navigazione e pesca. L'accesso è demandato ad un permesso rilasciato dalla Direzione del Parco. L'isola è amministrata dal comune di Campo nell'Elba - Provincia di Livorno.

Pianosa è stata in passato penitenziario e colonia penale. Nel 1858 viene istituita "la colonia penale agricola della Pianosa" e furono inviati sull'isola i condannati "al carcere, alla casa di forza, ed all'ergastolo a tempo", tutti destinati ad occuparsi dei lavori nei campi. Nel 1861, al momento della proclamazione dell'unità d'Italia, il totale dei reclusi ammontava a 149. L'anno seguente fu terminato un edificio capace di ospitare 350 carcerati, ma nel 1872 si preferì dividere l'isola in diversi centri di produzione agricola detti poderi dislocando così i reclusi in piccole comunità. Attorno al 1880 il carcere sull'isola ospitava ben 960 reclusi.

A partire dal 1884, nella Casa Penale di Pianosa vennero trasferiti dalle carceri di tutta Italia i detenuti ammalati di t.b.c., che si unirono così ad altri già presenti sull'isola, rimanendovi fino al 1965. Il trattamento dei detenuti tubercolosi avveniva in tre strutture: Preventorio (attuale Centrale) dove venivano accolti i supposti malati per le prime visite; il Sanatorio (ex Podere del Cardon, attuale Agrippa) un ospedale ben attrezzato per la cura delle malattie polmonari; il Convalescenziario (Podere del Marchese) dove i detenuti guariti trascorrevano un periodo di convalescenza. Fu "ospite" della diramazione del Sembolello nel 1932 anche il futuro presidente della Repubblica Sandro Pertini, incarcerato per motivi politici. In quegli anni a Pianosa abitavano circa 60 famiglie, forse è il momento di maggior presenza di civili a Pianosa. Negli anni '80 si comincia a prospettare, da più parti, l'ipotesi di chiusura del carcere e la restituzione di Pianosa alle competenti autorità civili In seguito all'emergenza dettata dagli attentati ai magistrati Falcone e Borsellino, il governo decide la immediata riapertura del carcere di massima sicurezza sull'isola, relegandovi i detenuti per reati di tipo mafioso. Questa nuova situazione trasforma Pianosa in una fortezza, inaccessibile a tutti, con la sezione Agrippa a sua volta separata dal resto dell'isola; Pianosa viene vigilata giorno e notte da Agenti di Custodia, Carabinieri, Polizia, vengono istituiti rigidissimi divieti di sorvolo e di navigazione nelle acque circostanti. L'emergenza si protrae fino al luglio 1997, quando l'ultimo detenuto per mafia viene trasferito dall'isola ad altre sedi di reclusione sul continente, e per il carcere di Pianosa si ricomincia a parlare di chiusura. Una chiusura quasi definitiva avviene nell'agosto del 1998, non essendo rimaste sull'isola che poche forze dell'ordine con compiti di vigilanza e di guardia alle strutture.

Nella sezione foto potere ammirare questa splendida isola : Pianosa

Video delle catacombe sull'isola di Pianosa



Sei qui: Home Page -> Pensieri ->2008 -> Agosto 2008 -> Pianosa